“I consumatori prestano attenzione a ciò che mangiano”

Nei giorni scorsi si è tenuto un educational tour per promuovere il Pomodoro di Pachino IGP, un’intera mattinata dedicata a far conoscere le dinamiche della produzione della commercializzazione di un prodotto che è stato ribattezzato, prendendo il nome dalla città attorno alla quale viene coltivato. È così che il pomodoro ciliegino, attraverso una forma di marketing spontaneo (ormai oltre 20 anni fa) è diventato “pomodorino Pachino”. Oggi il Consorzio di Tutela e promozione del Pomodoro di Pachino IGP investe importanti risorse in campagne di marketing e comunicazione. Alla tipologia ciliegino, nel corso degli anni, si sono aggiunti altri segmenti quali: tondo liscio, costoluto, plum e miniplum.

La delegazione dell’educational tour in una serra di pomodoro ciliegino di Pachino IGP

Oggi il Pomodoro di Pachino IGP è di facile reperimento in molti punti vendita italiani, da sud a nord, oltre che all’estero e si presta come pochi altri brand alla comunicazione B2C, oltre che alla consolidata forma del B2B. L’incontro infatti era teso soprattutto a far conoscere dal “vivo” l’importanza di un prodotto e di come dalla pianta arriva fino al consumatore.

Presenti alla giornata formativa, organizzata dal “Consorzio delle Denominazioni di Origine Siciliana”, c’erano stakeholder e operatori della stampa, oltre che funzionari dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (IZS).

In visita presso l’azienda GSG Sipione di Ispica (RG). (Clicca qui per vedere l’album fotografico dell’educational tour)

L’evento si è articolato tra due visite aziendali, una nell’azienda di produzione GSG Sipione dove è stato mostrata la fase produttiva, con un sopralluogo in serra, e l’altra presso un centro di confezionamento del Pomodoro di Pachino Igp, nell’azienda Proagri, dove sono stati spiegati i vari passaggi che vanno dall’arrivo del pomodoro in magazzino al suo confezionamento e la successiva spedizione verso la GDO, per finire sulle tavole del consumatore.

Il momento saliente è stato quello introduttivo di Massimo Pavan, vicepresidente del Consorzio, che assieme a Giuseppe Sipione dell’omonima azienda produttrice, ha messo in evidenza la drammatica condizione della siccità che rischia di “annientare l’orticoltura siciliana”, invocando interventi. Altro problema sollevato dal vicepresidente è stato quello della crisi commerciale che sta pesantemente attanagliando il comparto.

Prodotto confezionato e in procinto di raggiungere la GDo nazionale ed estera

I prezzi a 0,40 euro al kg sono un insulto
“Quest’anno abbiamo ceduto il pomodoro, alla produzione, per tre mesi di fila al di sotto dei costi di produzione – ha detto Pavan – Non possiamo continuare ad alzarci la mattina per perdere denaro. I costi di produzione con l’emergenza idrica (e la conseguente spesa per il sollevamento delle acque) quest’anno sono aumentati, così come sono aumentati tutti i materiali necessari per la produzione, fitofarmaci e fertilizzanti compresi. Se si considerano gli investimenti per impiantare una campagna e gli ammortamenti delle precedenti annate agrarie arriviamo a 1,40 euro al Kg. Di contro abbiamo venduto anche al di sotto di 0,40 euro al kg. Ben vengano iniziative che stabiliscano un prezzo medio di produzione che faccia da riferimento per i mercati”.

Quanto questa eventualità possa avere un reale riscontro è tutto da vedere, ma prezzi che oscillano attorno i 0,40 euro al kg alla produzione, come è avvenuto nei mesi recenti, sembrano davvero un insulto.

A seguire, l’incontro si è spostato si è spostato presso la Pro.Agri, azienda socia per il confezionamento del prodotto a marchio, dove ad accogliere i partecipanti c’era Giovanni Iuvara il quale ha spiegato i dettagli della logistica interna, del confezionamento e del successivo trasporto e posizionamento a scaffale del Pomodoro di Pachino IGP, ponendo l’accento sul mantenimento della catena del freddo.

La giornata si è conclusa con uno showcooking, al centro lo chef che ha preparato alcuni piatti a basa di Pomodoro di Pachino IGP

A margine dell’evento è intervenuto anche il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato, che ha dichiarato: “Gli educational tour costituiscono uno strumento molto valido per illustrare le principali caratteristiche di un prodotto al pubblico. Soprattutto ai giovani, agli studenti, che sono il nostro futuro. Nelle loro mani consegniamo la lunga esperienza che ha dato vita all’oro rosso di Sicilia, il pomodoro di Pachino IGP. Il nostro Consorzio da oltre 20 anni promuove il valore di questa coltivazione che crea lavoro per migliaia di famiglie siciliane, che con passione e abnegazione lavorano ogni giorno per portare sulle tavole nazionali e internazionali questo prodotto unico al mondo. Oggi sempre più i consumatori prestano attenzione a ciò che mangiano e i giovani sono tra gli utenti più interessati, non solo al gusto e ai valori nutrizionali ma anche a come un cibo viene prodotto, privilegiando concetti come l’etica aziendale, la sostenibilità e l’impatto ambientale. Questi sono anche i principi guida della nostra attività di tutela, affinché il pomodoro di Pachino IGP sia sempre più conosciuto e apprezzato a livello mondiale”.